In origine nasce come Alina,
probabilmente legato alla vicinanza del torrente Agna, ed è
stato il primo nucleo abitativo che si sviluppò nell'Alto
Medioevo. All'inizio era un feudo dei conti Guidi, feudatari dell'Impero,
che verrà ceduto in parte al vescovado di Pistoia e in parti
ai nobili Fiorentini, i Pazzi.
Durante l'assedio di Pistoia, nel 1325, vennero approntate delle
fortificazioni a
cura di Castruccio Castracani anche se però tali difese non
bastarono per impedire il saccheggio da parte delle milizie di Giovanni
di Boemia qualche anno più tardi.
Entrando a far parte della Repubblica Fiorentina nel 1401 si unisce
in una podesteria con il comune di Montale, con il quale si alterna
a capoluogo. Nel 1415 i suoi statuti dimostrano una certa autonomia
amministrativa concessagli da Firenze. Con le riforme leopoldine
per il riassetto dei territori del Granducato di Toscana, nel 1776,
Montale viene organizzato come comunità autonoma includendo nei
suoi confini anche Agliana ed i suoi territori. La completa autonomia
della città avverrà solo nel 1913.
Grazie alla Cassia, strada principale che collegava Lucca, Pistoia
e Firenze la città inizia a svilupparsi e la sua posizione
strategica farà diventare Agliana una delle basi per la lotta
partigiana nell'Appennino pistoiese. Infatti la formazione dei partigiani
che libererà il paese nel 1944 porta il nome della città.
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